Natascia Bosco

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«Ho frequentato una scuola quadriennale di naturopatia evolutiva. Ho imparato che siamo un tutt'uno, mente-corpo-spirito. In questi quattro anni ho anche intrapreso un percorso spirituale personale che mi ha aiutato a migliorare la mia qualità di vita, ma soprattutto ho acquisito degli strumenti in grado di poter aiutare anche altre persone a ritrovare se stesse ed il loro equilibrio».

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NATASCIA BOSCO | Biografia

La mia qualifica in psicosomatica si basa sulla teoria della BioPsicoQuantistica, un modello di intervento integrato che vuole andare oltre all’approccio positivista caratteristico dell’attuale Scienza Medica, allo scopo di:

• ridurre l’utilizzo smodato di farmaci
• comprendere le cause che hanno condotto non solo al sintomo ma soprattutto al disagio
• saper andare oltre al positivismo quando questo non dovesse mostrarsi utile o sufficientemente utile
• affrontare l’uomo nella sua tridimensionalità, biologico, psicologico ed energetico = “BioPsicoQuantistica”.

La BioPsicoQuantistica è la disciplina che prendendo in considerazione la multidimensionalità umana, si prefigge di affrontare il disagio del soggetto, in modo realmente Olistico. Ci permette inoltre di avere un metodo di indagine multidimensionale ed olistico, che si avvalga di vari strumenti olisticamente integrati ed interfacciati tra di loro e di disporre di un metodo in grado di condurre ad una crescita personale sensata e che abbia dei riferimenti visibili e misurabili, in termini di miglioramenti, interpretazione e verifiche.

La mia modalità di intervento si basa su tre principali tecniche:
    • il dialogo emozionale
    • la tecnica Map
    • la tecnica Cranio sacrale
    • il Reiki.

Come strumenti di supporto utilizzo principalmente i fiori di Bach, i fiori Australiani, le essenze animali, la fitoterapia e la oligoterapia.

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Il dialogo emozionale permette all’operatore di aiutare il cliente a risolvere il suo disagio e ad acquisire attraverso questa esperienza la capacità di affrontare adeguatamente i nuovi problemi nei quali può incorrere. Attraverso questo strumento l’operatore può individuare quale sia il reale disagio del cliente, da che cosa nasce e come si sviluppa, dando così una visione chiara del contesto emozionale del cliente e permette all’operatore di attuare i trattamenti naturopatici più adatti per ottenere il ripristino dell’equilibrio del soggetto. 

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Il concetto della tecnica MAP chiamata anche massaggio agopunturale, che integra entrambi gli indirizzi, ossia il MASSAGGIO SU MERIDIANI D'AGOPUNTURA secondo Penzel e secondo Radloff (TSE / MAP / CRO), si basa su una sintesi tra la teoria energetica orientale e le tecniche manuali occidentali. Questa tecnica mira a bilanciare gli squilibri energetici, anche se bisogna agire su tutto il percorso dei meridiani per mantenere le condizioni di flusso. Le condizioni di flusso nei meridiani sostengono le capacità autoregolatrici nonché l'equilibrio energetico e statico della cliente, stimolano le forze di autoguarigione e la rendono più resistente alle malattie.

La tecnica MAP parte dal presupposto che i dolori o le limitazioni della salute e le loro cause non sono obbligatoriamente identiche e non devono essere cercate nello stesso luogo. Il piano di trattamento della tecnica MAP si fonda sull'influsso reciproco di diversi sistemi fisici come il sistema dei meridiani, l'apparato locomotore, il sistema organico e la psiche. La tecnica MAP non segue pertanto un piano schematico; ogni intervento effettuato durante il trattamento viene però adeguato alle condizioni energetiche che la cliente presenta in quel momento. Dopodiché vengono delicatamente trattate le articolazioni del bacino e della colonna vertebrale nonché le articolazioni periferiche. Ciò influisce sulla statica al fine di permettere alla cliente di acquisire un'agilità ottimale e al flusso di energia di scorrere indisturbato nonché di stimolare la percezione differenziata della propria persona.
La tecnica MAP si addice in particolare al trattamento di disturbi e blocchi funzionali dell'apparato locomotore. Viene applicata nel trattamento del dolore e in caso di squilibri vegetativi.

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Il cranio sacrale è una tecnica manuale che rientra tra i trattamenti olistici e mira a stimolare l’auto guarigione. Attraverso applicazioni manuali influenza i rapporti spaziali nell'organismo e crea l'opportunità di una migliore comunicazione, integrazione e funzionamento. La TCS migliora la flessibilità delle suture craniali, l'elasticità delle fasce e della dura mater, influenza positivamente lo scambio di sostanze nel flusso venoso e ventricolare.

Il massaggio cranio sacrale è una tecnica olistica che l’operatore attua tramite un tocco leggero sulle ossa craniche e sulla colonna vertebrale di un soggetto, al fine di stabilire un contatto con il ritmo cranio sacrale della persona, per stimolarlo e assecondarlo. Mediante leggere manipolazioni, quasi impercettibili per il paziente, il massaggio cranio sacrale è in grado di intervenire sull’intero organismo, tramite i collegamenti con il sistema craniosacrale. L’operatore interagisce con l’impulso ritmico craniale, una componente fisiologica che, grazie al liquor cefalorachidiano, comunica con il sistema nervoso centrale.

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Il Reiki è una tecnica giapponese, immediata e naturale, che, usando le proprie mani, permette di riequilibrarsi e ritrovare il benessere psichico e fisico. Più in particolare il Reiki è una semplice ed efficace tecnica di riduzione dello stress, di rilassamento e di ripristino della salute fisica attraverso l’uso della cosiddetta “energia universale”, ovvero l’energia che permea l’universo e costituisce il “mattone” fondamentale di ogni cosa vivente o inanimata, come ben ha descritto la fisica moderna. Il Reiki è spesso definito come una tecnica di auto-guarigione.

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