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Floriterapia
La floriterapia (è così chiamata perché fa uso di essenze di fiori selvatici), si basa sul fatto che squilibri emozionali come ansia, insicurezza, paura, ipersensibilità, rabbia, ecc. possono portare scompensi fisici o psichici e quindi malattie. Ogni fiore corrisponde ad uno squilibrio su cui è in grado di agire per riarmonizzarlo, in maniera dolce, graduale, ma profonda. La scelta dei rimedi avviene secondo un criterio di corrispondenza e analogia tra lo stato d'animo negativo della persona e il campo d'azione del fiore scelto. Non hanno alcun tipo di effetto collaterale o tossicità, sono di facile utilizzo e sono adatti a chiunque, dai bambini, agli anziani alle donne in gravidanza o agli animali. Non esiste un rimedio standard adatto a tutti, perché uno stesso problema può derivare da squilibri emozionali diversi che cambiano da persona a persona, perciò bisogna analizzare con cura lo stato d'animo disarmonico, individuando poi i rimedi indicati per riequilibrarlo.È una tecnica che tiene conto dell'individuo nella sua globalità ed unicità: Anima - Mente e Corpo. Non è importante quale sia il sintomo che si presenta, ma come viene vissuto dalla persona. L'essenza del fiore aiuta a realizzare la virtù opposta (per esempio in caso di paura il fiore svilupperà il coraggio). L'innovazione della floriterapia e del dr. Bach è stata quella di superare l'uso delle piante in toto e scoprire le qualità sottili dei fiori, come portatori di messaggi che vanno oltre l'aspetto terapeutico della pianta come l'energia psichica sta a quella fisica.
Perché il fiore? Perché nel fiore è racchiuso tutto il potenziale della pianta stessa. Le radici, il fusto e le foglie racchiudono la parte più materiale e già manifesta, mentre il seme ancora non manifesto, riassume in esso tutte le caratteristiche peculiari della pianta, permettendo la sua riproduzione. Il fiore è il ponte, il legame che simbolicamente e materialmente collega queste due parti.
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LA FLORITERAPIA OGGI
La Floriterapia, rientra a pieno titolo tra le terapie olistiche e come tale rispetta l’individuo nella sua totalità. Sia di anima, che di mente e corpo. La decisione di scegliere il fiore come parte della pianta da utilizzare deriva dalla considerazione che in esso sia racchiuso il massimo potenziale della pianta. Il fiore rappresenta il seme in potenza e come tale deve mantenere tutte le caratteristiche della pianta. Nel 1976 la Floriterapia è stata annessa fra le Medicine Alternative dall’OMS come branca emergente della medicina biologica. Questa, infatti, si serve di essenze naturali preparate a partire da fiori selvatici e spontanei.
Come agisca la Floriterapia in termini fisici è un argomento ancora al centro degli studi di medicina olistica e alternativa. Si parla di campo elettromagnetico, dominio di coerenza nei cluster dell’acqua, campo di forza, ma ancora non si è giunti ad una conclusione, al contrario i risultati sono stati ripetutamente verificati e riportati in letteratura.
Questa disciplina si distingue dall’Omeopatia e dalla Fitoterapia perché pur usando diluizioni come avviene in omeopatia, non si applica lo stesso metodo. Infatti questa si basa sul principio degli opposti. Il fiore, che rappresenta il bene, cura il male. Al contrario, in Omeopatia, ci si basa sul principio del simile che cura il simile. La Fitoterapia prevede, invece, l’uso di estratti di piante non diluiti.
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